martedì 28 giugno 2011

La Casta



Se il ministro Tremonti cadrà ciò sarà dovuto non solo al rigore sulla manovra, ma anche agli annunciati tagli ai costi della politica. La pancia della sua maggioranza non li digerisce. Ora, proprio ieri i 620 parlamentari tedeschi hanno deciso di aumentarsi l’indennità da 7668 a 8252 euro a decorrere dal 1° gennaio 2013. Che differenza con quel che prendono i nostri di Montecitorio, che tra indennità di base (5500 euro), diaria (4000 euro) e il cosiddetto rimborso per il portaborse (4200 euro) arrivano a 13,700 euro! Ai quali vanno aggiunti i 3000 euro annui per le spese telefoniche.
Ora, chiunque sia stato anche una sola volta a Monaco di Baviera sa che il costo della vita in Germania supera sensibilmente quello italiano, e quindi stride ancora di più il fatto che i deputati nostrani viaggino a sbafo su ferrovie, auostrade e aerei, mentre i colleghi tedeschi devono farsi bastare ulteriori 3696 euro per gli spostamenti, l’affitto, l’acquisto di libri e giornali.
La Camera dei deputati, ha raccontato lo scorso 23 giugno su Repubblica Goffredo De Marchis, costa un miliardo di euro. Ma il vero scandalo è rappresentato dai 1813 ex parlamentari che percepiscono una pensione da 6mila euro in media. In Germania un ministro che ha copiato una tesi di dottorato si dimette sotto l’onda della riprovazione pubblica, da noi la maggioranza berlusconiana sta facendo carte false per salvare domani dall’arresto l’onorevole Alfonso Papa, uomo chiave della P4. Basta leggersi il verbale della giunta per le autorizzazioni per cadere nello sconforto più nero: i bizantinismi di Maurizio Paniz (“siamo sempre stati contrari agli arresti dei parlamentari!”) o del relatore Francesco Paolo Sisto (”fumus persecutionis”) sottolineano che la Casta è più decisa che mai a difendere i suoi privilegi

DAL Blog di Concetto Vecchio